In Italia abbiamo cominciato a parlare di guerrilla marketing con l’arrivo del nuovo millennio.
A quei tempi il collettivo Luther Blissett sperimentava nuove forme di comunicazione al di fuori degli schemi tradizionali e dei canali a pagamento, senza scopi commerciali o pubblicitari. Da lì alle prime campagne per le aziende il passo è stato breve.
Il valore aggiunto oggi è l’esperienza accumulata e la voglia di sperimentare e proporre nuove formule, pronti a scommettere su noi stessi. Il futuro è un mix di guerrilla e social, binomio ormai inevitabile.